lunedì 18 luglio 2011

A Roma gay colpito da uova e pezzi di vetro da un gruppo di omofobi

Vergognarsi è ancora possibile, nonostante un odio che continua ad albergare in tante persone che mal sopportano gay, lesbiche, transessuali. Vergognarsi è un dovere di fronte all'ennesima violenza contro cittadini omosessuali, rei di vivere la loro vita come meglio credono e, speranzosi che la libertà degli altri sia anche la loro. Sempre più spesso, non so se per colpa del caldo, della noia, o chissà cosa, giovani gay diventano vittime di altri giovani che passano le loro serate a sperimentare violenza gratuita.

E' successo a Roma, ancora lì, ai danni di un ragazzo di 22 anni che stava rincasando dopo aver passato la serata nella gay street della Capitale. E' stato avvicinato da una macchina con dei giovani dentro che lo hanno insultato e gli hanno lanciato alcune uova e pezzi di vetro che hanno colpito alle braccia il giovane.

A denunciare l'accaduto, Fabrizio Marrazzo, anima e portavoce del Gay Center. Il ragazzo dopo l'aggressione ha deciso di non sporgere denuncia per evitare che i suoi sapessero della sua omosessualità.

Forse, qui ci vorrebbe un po' più di coraggio da parte di chi vive la propria omosessualità nel silenzio, ma lungi da me giudicare. Come si dice: il coraggio se non ce l'hai, non te lo inventi.

La cosa peggiore è che il fatto sia avvenuto alla vigilia della discussione in Parlamento sulla legge voluta e combattuta da anni da Anna Paola Concia; legge che dovrebbe punire i reati di omofobia e transfobia. Legge ostacolata dalla destra e poco convintamente appoggiata dalla sinistra.

Domani, la comunità lgbtq, sarà in piazza Montecitorio per un sit in. Speriamo sia la volta buona!

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