lunedì 18 luglio 2011

Omofobia clericale. Un prete accusato di essere gay replica: "Non è vero. Misuratemi l'ano"


C'è da restare basiti su certe notizie che non sembrano neppure vere. Che il  Vaticano non ami gli omosessuali è questione antica e risaputa. Non ha rinsavito le autorità ecclesiastiche neppure prima, durante e dopo i tanti scandali di pedofilia che ha riguardato un mucchio di alti e bassi prelati e per la quale la Chiesa di Roma ha spesso condannato ma anche nascosto agli occhi degli uomini certe nefandezze. Combattono più l'omosessualità che certe orrende pratiche dove vengono coinvolte anime fragili e innocenti.
In Spagna, a quanto è dato sapere,  un parroco della città spagnola di Fuenlabrada, è stato estromesso dalle funzioni religiose perchè accusato di essere gay. Il vicario di Getafe, da cui dipendeva il sacerdote non ci ha pensato un attimo dopo aver visto una foto pubblicata su internet dove il suo don era ripreso a torso nudo con un bel cubano. Tanto è bastato!
Al prete, che a parer di molti si è rivelato spesso omofobo, la cosa non è andata giù e si è difeso, raccontando che quella foto non aveva nulla di scandaloso: faceva caldo e i due sono semplicemente amici. Dove si erano conosciuti? Ma in seminario, vivaddio.
Poi, per non sconcertare più di tanto, ha detto:
“Voglio che misurino la larghezza del mio ano, così vedranno se è dilatato”.
Poveri noi! L'ingenuo prete  sa che si può fare altro?

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