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Comunicato stampa. NASCE LA “DICHIARAZIONE DI ROMA”: LA SOCIETÀ CIVILE DETTA LE PRIORITÀ DELLA LOTTA CONTRO L’HIV

Roma, 12 luglio 2011 – Per la prima volta la società civile italiana scolpisce a chiare lettere le emergenze della lotta contro l’Hiv/Aids in Italia. Sono passati 30 anni dall’inizio dell’epidemia, eppure non era mai successo che decine di associazioni che si occupano di Hiv/Aids si riunissero per concordare un documento da sottoporre ai decisori politici.

Ci voleva una Conferenza mondiale Aids in Italia – cosa che non accadeva da 20 anni – per stimolare la nascita del Forum della società civile italiana sull’Hiv/Aids. Un gruppo di tredici sigle che ha organizzato martedì 12 luglio all’Istituto Superiore di Sanità il convegno “1981-2011 30 anni di pandemia Aids; l’infezione da Hiv è ancora una priorità per il nostro paese?”, in occasione appunto della Conferenza IAS2011 che inaugura a Roma il prossimo 17 luglio.

All’appuntamento si sono presentati oltre 150 partecipanti, rappresentativi di 47 organizzazioni di lotta contro l’Aids. Chi invece non si è presentato è stato il Governo, se si eccettua la partecipazione in qualità di relatore di Elisabetta Belloni del ministero degli Esteri. Ma Economia e Lavoro, chiamati anche loro a dare risposte concrete sull’impegno contro l’Aids a livello nazionale e internazionale, non si sono presentati come pure il ministero della Salute che era atteso per un intervento e ha invece dato forfait all’ultimo minuto.

La società civile non si scoraggia e presenta alla stampa e agli intervenuti la “Dichiarazione di Roma”, quattro pagine da lanciare al futuro con le regole per un efficace contrasto all’infezione da Hiv, pubblicata (anche in inglese) sul sito www.dichiarazionediroma.it dove qualsiasi associazione può sottoscriverla.

I contenuti della Dichiarazione di Roma sono stati presentati da Alessandra Cerioli della Lila, Stefania Burbo dell’Osservatorio Aids, Rosaria Iardino di NPS, Marco Simonelli di ActionAid e Filippo von Schloesser di Nadir onlus. Che dettano: “Occorrono interventi nazionali di prevenzione dell’infezione da Hiv costanti e diversificati per gruppi di destinatari, politiche di lotta allo stigma e alla discriminazione, garanzia sul rispetto della privacy delle persone con Hiv, politiche antidroga rinnovate sulla base del fallimento dell’approccio repressivo, e va rinforzato e reso costante nel tempo il Programma nazionale di ricerca sull’Aids”. “Un documento da sottoscrivere anche nelle virgole, che chiede alle nostre coscienze di esserci e di assumerci ancora la responsabilità, o meglio la corresponsabilità, quella che ci ha mosso in tutti questi anni passati” per Don Luigi Ciotti del Gruppo Abele, che ha aperto il convegno.

Le associazioni denunciano anche il disimpegno dell’Italia sullo scenario della cooperazione internazionale: “Il Governo non ha ancora versato i contributi al Fondo globale contro l’Aids promessi più volte dal presidente del Consiglio per gli anni 2009 e 2010, e non ha ancora annunciato quali impegni intenda prendere per i prossimi anni”.

www.forumhivaids.it   
www.dichiarazionediroma.it

cartella stampa: http://www.forumhivaids.it/docs/cartella_stampa.zip   

Il Forum italiano della società civile sull'Hiv/Aids è promosso da: Actionaid, ANLAIDS, Arcigay, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, Gruppo Abele, LILA, Nadir, NPS Italia Onlus, Osservatorio Italiano sull’Azione Globale contro l’AIDS, Movimento Identità Transessuale, Villa Maraini

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ATTO VANDALICO A SFONDO OMOFOBICO ALL’UNIVERSITÀ DI TRIESTE

Tra venerdì 1 e sabato 2 luglio la bacheca della Lista di Sinistra nell’atrio dell’Università degli Studi di Trieste è stata fatta oggetto di un atto vandalico: il manifesto della campagna nazionale 2011 contro l’omofobia, che vi era apposto, è stato coperto con spray nero
Anche alla luce del fatto che un simile comportamento verso questi manifesti era stato già messo in atto nel mese di maggio, Lista di Sinistra ed il Circolo Arcobaleno Arcigay Arcilesbica di Trieste esprimono il loro sdegno e la loro preoccupazione per il reiterarsi di simili atteggiamenti.
Prima ancora dell'attacco al contenuto della locandina, che rimane un ingiustificabile affronto al senso stesso di civiltà ed al rispetto dovuto verso chiunque, a prescindere dall’orientamento sessuale, riteniamo vile e squallido questo atto soprattutto in quanto lede il diritto di espressione e di divulgazione delle proprie idee.
La violenza insita nel voler oscurare coattamente un messaggio di civiltà e di sensibilizzazione apposto in una bacheca universitaria è proprio di altri tempi ed è indegno di una comunità civile. Tale caso di omofobia ed intolleranza appare tanto più disdicevole in quanto, se colpisce prima di tutto la dignità delle persone lgbt,  non di meno muove un violento attacco all’istituzione universitaria, un luogo culturalmente aperto in cui ben si dovrebbe imparare ad esprimere il proprio dissenso ed a perorare le proprie cause con mezzi non violenti e sempre rispettosi del pensiero altrui.
L'incapacità di confrontarsi nel dibattito civile, la volgarità del nascondersi dietro anonimi atti di vandalismo sono sintomi di una pochezza intellettuale oltre che culturale che ci meravigliamo di rinvenire in questa sede.
È importante che su tale episodio venga fatta chiarezza e vengano posti in essere tutti gli accertamenti utili per individuare i responsabili.
Lo stesso Rettore, prof. Francesco Peroni, ha espresso rammarico per l’accaduto e, in attesa dei doverosi accertamenti, ha dato disposizione per ripristinare la bacheca nello stato originario.
Stigmatizziamo, quindi, con forza questo gesto e confidiamo nella solidarietà e nel buon senso di tutti quelli che vorranno unirsi a noi per impedire il dilagare di simili atteggiamenti ideologici e per aiutarci a diffondere una cultura fondata sul rispetto della dignità e della personalità altrui.
Da parte della Lista di Sinistra e del Circolo Arcobaleno vi è la  volontà di collaborare perché questi episodi non si ripetano, aprendo un’efficace riflessione su quanto accaduto e su ciò che si può fare per contrastare e prevenire il fenomeno dell'omofobia.
Alla luce del riprovevole gesto con il quale è stata colpita la bacheca della Lista di Sinistra, riteniamo, perciò, ancora più necessario impegnarci per affermare le idee di uguaglianza e rispetto, imprescindibili da una società civile. Per questo, insieme a tutti coloro che vorranno aiutarci, con maggior tenacia di prima continueremo la nostra lotta all'interno del nostro ateneo, della nostra città, del nostro paese, del nostro mondo.
Trieste, 6 luglio 2011

Lista di Sinistra                                                         Circolo Arcobaleno Arcigay Arcilesbica di Trieste