lunedì 11 luglio 2011

Maurizio Gasparri: "Se si vota e vince il centrosinistra si faranno leggi per gay e coppie di fatto. Quindi votate per noi"

Non c'è bisogno di dire chi sia il pidiellino Maurizio Gasparri, ex Msi, ex An e ora alla corte Pdl. Se poi qualche ex fascista si ravvede,  visti i tempi, anche sulle ragioni che dovrebbero portare nuovi diritti alla nostra comunità, lui era e rimane della opinione che gay, lesbiche transessuali debbano rimanere ai margini della società e nessuna legge che li possa difendere o renderli cittadini. Un granitico doc!


Ora che l'attuale maggioranza è in subbuglio, ministri del governo che si danno del 'cretino', il capo di governo che se la deve vedere coi giudici e con il pagamento milionario a De Benedetti, e con tanto altro ancora, anche il nostro Gasparri pensa che la legislatura crollerà prima della sua naturale scadenza. E anch'io penso succederà. A differenza dell'ex ministro delle Comunicazioni, penso invece che questo Paese avaro di leggi per le persone lgbtq e per le coppie di fatto, dovrebbe urgentemente dotarsi di tali strumenti e rendere giustizia alle coppie di fatto, etero e gay. 


C'è però che i nostri politici, ogni volta che spira il vento di elezioni, escano dal loro bagaglio elettorale la questione cattolica. Si dicono e dicono che il voto cattolico è vasto e importante e quindi le leggi vaticane possono e devono essere esportate su territorio italiano. Il Vaticano non ama i Gay? Bene, facciamo lo stesso. Ratz non vuole leggi per le coppie di fatto? Ottimo, seguiamolo! I Gay Pride? Una carnevalata, senza sapere neppure perché vengono celebrati. Prendono tutto a scatola chiusa, purché venga dal Vaticano. Come se essere cattolici impegni a essere anche omofobi; come se non ci fossero nidiate di gruppi cristiani e religiosi orgogliosamente gay. Poi, però tacciono sugli scandali che colpiscono preti sporcaccioni che allungano le mani dove non dovrebbero.


Bene, ieri all'assise  del Pdl a Mirabello, l'esimio Gasparri dixit:


"Cosa direbbe il fronte cattolico se in Italia vincesse di nuovo il centrosinistra e, di conseguenza, si cominciassero a fare leggi a favore di gay o delle coppie di fatto? Non sarebbe meglio che si unisse il fronte moderato che ha anche valori cattolici  per tentare di vincere il 2013?"  


Ora che si arrivi o meno al 2013, l'ignoranza politica del senatore Gasparri suona alquanto greve. Gasparri, come noi, sa che nel precedente governo a guida centrosinistra, si litigò molto su DiCo, Cus, Pacs, e acronimi sbilenchi e il risultato fu parecchio fumo e nulla sul piatto. E credo che se alle prossime elezioni guadagnerebbe  la maggioranza nuovamente il centrosinistra, farebbe sì qualche leggina per gay e coppie di fatto, ma attenti a non urtare molto il Vaticano. Da tempo quello che accomuna destra e sinistra e centro sulle persone lgbtq è proprio questo: non farsi sgridare dal Vaticano abbandonando tranquillamente ogni diritto alla sovranità.


Poi, insomma, con tutta una pletora di politici pdl indagati, maneggioni, divorziati, i casi che hanno riguardato il premier su donnine e bunga bunga, proprio da Gasparri dobbiamo avere lezioni di catechesi cattolica?


Ma ci faccia il sacrosanto piacere!    

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